La voce organica

Quello che più mi affascina è una voce libera, capace di svilupparsi in direzioni nuove e che sorprenda prima di tutto chi la usa. Una voce piena, brillante..."tridimensionale". una voce in cui identificarsi per esprimersi con maggiore consapevolezza in ambito personale, sociale, lavorativo.

la voce è un elemento identificativo fortissimo di chi siamo e, senza alcun pensiero giudicante, è importante che Voce e Persona si sovrappongano in una unità espressiva coerente e molteplice nel suo manifestarsi.

Io tratto fisiologia e funzionalità dell'apparato respiratorio e fonatorio, non mi occupo delle patologie che affliggono respiro e voce, di quello si occupa la Logopedia.

Ho chiamato Voce Organica il mio percorso pedagogico e la didattica che ad esso si lega, perché sempre più sento il bisogno di incontrare persone che vivano la propria fisicità ed in questo caso soprattutto la propria Voce, come un elemento fondamentale di unicità in cui riconoscersi. Nulla come la Voce Organica si lega all'espressione delle emozioni. Avere una voce in cui ci riconosciamo non tiene obbligatoriamente "a bada" le emozioni, anche se vi sono tecniche molto precise in cui la Voce riesce a non essere sopraffatta dall'emotività. Quello che mi interessa investigare è la consapevolezza e responsabilità del prendere in carico il nostro usare la Voce in modo Organico e non più dissonante. 

Lavoro anche e soprattutto sulla Scoperta del Suono che vive in ognuno di noi e che troppo spesso è bloccato da contratture, vizi ed abitudini anche di natura sociale e culturale oltre che lavorativa. Consapevolezza e conoscenza di che succede in noi quando respiriamo, parliamo, cantiamo, recitiamo, ci permette di capire dove intervenire per ricercare un suono diverso, nella parola, che più ci appaghi, che risuoni nella sua pienezza e che arricchisca la nostra comunicazione.

Benché vi siano sicuramente  percorsi personalizzabili a seconda di chi richiede uno studio specifico sulla propria voce (insegnanti, attori, cantanti, performer, conferenzieri, ecc. ecc.), lavorare per ottenere capacità di ascolto, sviluppare la propria sensibilità percettiva, ottenere una certa familiarità nei processi fonatori e respiratori, scoprire la vera centralità e verticalità del suono, la rispondenza che ha nel corpo la vibrazione del canto, di una parola, la scoperta dei luoghi di risonanza, la capacità di leggere ad alta voce ed interessare chi ci ascolta, tutto questo è necessario a chiunque si interessi ad un lavoro sulla Voce, indipendentemente dell'uso che ne farà.


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